Emotivamente stitica

Il titolo di questo post vi farà ridere o forse dubitare seriamente della saluta fisica e mentale di chi lo scrive. In realtà è la definizione che da’ di sé stessa la protagonista di “Colazione Internazionale”, Gloria. Perché si, l’uscita del libro è davvero agli sgoccioli, più di quanto immaginassi ieri mentre vi scrivevo in preda al panico. E credo di dovervi almeno una piccola descrizione del personaggio che mi ha accompagnato per quasi un anno di scrittura, e che adesso spero catturi un angolino nei vostri cuori.

Gloria è una ragazza disincantata, pessimista, un po’ cinica e annoiata dalla routine. Se avesse un anti-stress di gomma, lo stritolerebbe fino a distruggerlo. Anche se fosse un tenero maialino rosa. Sceglie di mollare la vita che conduce a Giugliano almeno per un anno, per vivere e studiare a Londra nella speranza di trovare qualcosa che la salvi. Da sé stessa, dalle sue paure e dalle cose che ha lasciato nella sua città.

“Già, era per quel motivo che ero partita. Spaventata dall’idea che se non avessi fatto qualcosa alla svelta, non sarei riuscita a salvarmi da me stessa. E non avrei provato più nulla.”

A Londra, scopre lentamente tante cose. Assapora il gusto del multiculturalismo e della libertà priva di barriere, conosce il rispetto e l’ammirazione, si scontra con gli ostacoli posti da una grande sfida. Impara ad avere coraggio. Una cosa troppo spesso sottovalutata. L’amicizia si prenderà cura di lei nei momenti più confusi, con tenerezza. E l’amore le farà capire che non c’è bisogno d’essere così “emotivamente stitica”.

Confesso che, in principio, la protagonista assomiglia alla me stessa del 2011. Come ho già accennato nel Tip-tap dell’esordiente, ho iniziato a scrivere questa storia a scopo terapeutico: la realtà che mi circondava mi rendeva insofferente e misantropa. La mia città, i problemi tutti italiani del nostro paese, alcune persone con cui mi sarei presa volentieri a pugni… ero un vaso di Pandora pieno di schifezze. Se qualcuno mi avesse regalato un Death Note, sarei stata un pericolo per il mondo intero. Persino scrivere mi risultava difficile, poiché non credevo sarebbe servito a cambiare le cose. A cambiare sono stata io, alla fine. E, dato che sono cambiata, ora sono io a voler cambiare le cose.

La rotta s’è invertita quando ho capito la differenza tra me e Gloria, fondamentale: Gloria non ha nulla da perdere. Deve andare via, alla svelta, e finché non lo capisce non farà che ammazzarsi di seghe mentali. Girerà in tondo su se stessa come una trottola o un cagnolino che si morde la coda, e spero almeno vi faccia ridere. Per fortuna, non posso dire lo stesso di me. Certo, anche io devo andare via e spero di farlo alla svelta, il prima possibile. Eppure, fino a che non sarà il momento giusto resterò qui, piantata coi piedi per terra, in difesa di ciò per cui vale la pena combattere. E per chi vale la pena combattere. Che poi, è la stessa cosa.

I capitoli del libro sono suddivisi in mesi. Si parte dalla fine del 2010, nel mese di dicembre, per arrivare a novembre del 2011. Fino alla fine del mese di marzo, io e Gloria facevamo a braccio di ferro scommettendo su chi fosse più incazzata col mondo intero. Poi, all’inizio di aprile ho capito.

E l’ho lasciata andare.

Informazioni su Daniela Apparente

Writer, reader, gamer, traveler, eater.
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Una risposta a Emotivamente stitica

  1. Nayra ha detto:

    COMBATTERE…è proprio il termine giusto da usare! Bisogna avere il coraggio di farlo e a leggere questi post, direi che tu stai cercando di COMBATTERE nel modo giusto. Non vedo l’ora di leggere il libro!

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